Alessandro e l’Egitto
Area 10 – Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche
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SINTESI
Nel presente lavoro si presterà particolare attenzione alla conquista macedone dell’Egitto, avvenuta nel 332 a.C.; si tenterà di analizzare, con l’ausilio delle fonti letterarie, epigrafiche e archeologiche, il rapporto che si è venuto a instaurare tra il novello faraone e la terra che lo ha acclamato come liberatore dal giogo persiano. Al fine di spiegare la profonda relazione fra Alessandro e l’Egitto, prenderemo in considerazione la questione della filiazione divina, l’epiteto che egli reclamò per la divinizzazione, nonché il suo ultimo desiderio. Cercheremo infine di spiegare, da un punto di vista prettamente egittologico, gli atteggiamenti che caratterizzarono gli ultimi anni di Alessandro, quella sorta di “imbarbarimento” che portò alla rottura con il suo esercito, la cosiddetta “degenerazione asiatica”, una sorta di evoluzione nella sua personalità durante la quale il Macedone arriva anche a rinnegare il padre Filippo II.Laila Ohanian, laureata in Lettere all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” presso la cattedra di Egittologia, è specializzata in Egittologia presso la Scuola di Archeologia Orientale della medesima università.
pagine: | 152 |
formato: | 17 x 24 |
ISBN: | 978-88-548-1661-9 |
data pubblicazione: | Marzo 2008 |
marchio editoriale: | Aracne |
collana: | Quaderni di Egittologia | 6 |

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