Chagall
Le Vetrate

Area 10 – Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche
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SINTESI
L’incontro di Chagall con la vetrata avviene sotto il duplice segno della cattedrale di Chartres e di padre Marie-Alain Couturier, grande rivoluzionario della concezione di arte sacra nella Francia di metà secolo.A Chartres, nel 1952, Chagall studiò attentamente anche da fuori la forma e la tecnica delle antiche vetrate. Metz, Sarrebourg, Magonza, Reims, Nizza, Zurigo.
E poi ancora Gerusalemme e il Palazzo delle Nazioni Unite a New York. Sono solo alcuni dei luoghi testimoni del suo lavoro su vetro realizzato tra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta. Opere complesse, ma che sempre di più appassionarono l’artista, capace di coprire interi metri quadrati con armonie cromatiche e lineari dalla potenza narrativa e simbolica eccezionale.
Fondamentale la simbiosi con il maestro vetraio di Reims Charles Marq che, per poter riprodurre la gamma cromatica voluta da Chagall, aveva ripreso la tecnica medievale della placcatura del vetro.
Sui pezzi da lui composti, Chagall interveniva applicando la grisaille, tecnica cisterciense che permetteva di ripassare intere campiture con l’acido, così da dare loro sfumature e matericità. Nathalie Hazan-Brunet iscrive il lavoro di Chagall nella tradizione ebraica sua propria; Sylvie Forestier introduce alla lettura iconografica e iconologica delle vetrate; Hortense Lyon, coadiuvata da schemi grafici, orienta la lettura di ciascuna opera nel contesto architettonico. Le maquette preparatorie offrono lo schema compositivo della singola vetrata; straordinari dettagli ne illustrano la grandiosità.
pagine: | 240 |
formato: | 24 x 32 |
ISBN: | 978-88-16-60527-5 |
data pubblicazione: | Settembre 2016 |
marchio editoriale: | Jaca Book |

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