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Estratto da
SCAFFALE APERTO
Rivista di italianistica

Tradurre e Riscrivere. Calchi cèliniani nel primo Celati
Partendo dal modus di Gianni Celati di concepire la scrittura narrativa e ripercorrendo i suoi esordi, si prende in esame l’influenza di Louis-FerdinandCéline sulla prima produzione celatiana, tenendo conto anche dell’importante lavoro di traduzione che lo scrittore italiano ha svolto su Céline e dei suoi originali interventi critici, tra la seconda metà degli anni Sessanta e i primi anni dei Settanta. Il saggio ricerca la presenza di motivi e calchi narrativi di ascendenza céliniana seguendo il binario delle similarità tematico-narrative. In particolare, vengono analizzati estratti dal romanzoLa banda dei sospiri in uno stretto confronto testuale con Mort à crédit e con il dittico Guignol’s Band, senza trascurare le affinità tra quest’ultimo e il celatiano Lunario del Paradiso, segmento conclusivo della trilogia dei Parlamenti buffi.

Starting with Gianni Celati’s conception of narrative writing and retracing the first steps of his literary career, this article considers Louis-Ferdinand Céline’s influence on Celati’s early production, in light of his highly relevanttranslations of the French author and of the original critical insights he offered between the second half of the 1960s and the early 1970s. The article focuses on loans traceable to Céline’s works in terms of both thematic and narrative similarities. In particular, it develops a systematic comparison between extracts from Celati’s novel La banda dei sospiri and Céline’s Mort à crédit and Guignol’s Band, without omitting to mention the links between the latter and Lunario del Paradiso, the last segment of the Italian author’s trilogy Parlamenti Buffi.
pagine: 75-91
DOI: 10.4399/97888548887464
data pubblicazione: Novembre 2015
editore: Aracne