Tempo d’analisi
Paradigmi junghiani comparati. Rivista di psicologia del profondo
Paradigmi junghiani comparati. Rivista di psicologia del profondo
Direttore | Antonio Vitolo |
Comitato scientifico | Riccardo Bernardini, Andreas Giannakoulas, Maria Antonietta Lucariello, Fulvio Marone, Francesco Napolitano, Nadia Neri, Jörg Rasche |
Comitato di redazione | Germana Aiello, Daniela Ammaturo, Laura Branchetti, Concettina Imperatore, Valentina Salvini |
Oltre un secolo è trascorso dall'inizio della psicoanalisi, che nacque in Freud al crocevia tra medicina neuropsichiatrica, scienze umane e psicologia del profondo. I mercoledì viennesi di Berggasse 19, il filone junghiano, il circolo di Eranos, le controversie della Società Britannica di Psicoanalisi, l'innovativo ritorno a Freud di Lacan restano paradigmi storici tesi alla ricerca d'un linguaggio comune (Winnicott), semi del travaglio presente e vivo in quanti pensano e operano nella cura analitica. Il confronto appare meta di speranza, esercizio di tollerabilità di dissonanze e consonanze, orizzonte di ideazioni, sentimenti e comportamenti.
Tra immancabili ombre può maturare il riconoscimento dell'oscurità delle forze inconsce, la riconoscenza, sino a sentir pensabile la soglia dell'ignoto. Divenire soggetti responsabili è una realtà psichica che può durare, secondo Erich Neumann, oltre le dittature e le democrazie.
Tra immancabili ombre può maturare il riconoscimento dell'oscurità delle forze inconsce, la riconoscenza, sino a sentir pensabile la soglia dell'ignoto. Divenire soggetti responsabili è una realtà psichica che può durare, secondo Erich Neumann, oltre le dittature e le democrazie.

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