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Fabio Nicolosi, Squarzina e Pirandello. Dalla matrice narrativa alla realizzazione scenica

Roma, Aracne, 2012, 800 p., euro 21
L’autore delinea un profilo critico di Luigi Squarzina, regista teatrale, drammaturgo, saggista, teorico e storico del teatro fondatore, fra gli altri, del D.A.M.S. di Bologna dove è stato docente così come pure all’Università “La Sapienza” di Roma presso la cattedra di Storia del Teatro e dello Spettacolo. Attraverso un originale lavoro di ricerca, approfondisce quello che per circa un sessantennio è stato il rapporto del Maestro con la drammaturgia e il teatro di Pirandello. Prendendo spunto da materiali inediti, quali la redazione delle interviste a Squarzina e a Vittorio Gassman, o da documenti autografi dell’attrice Winni Riva, ricostruisce il percorso del regista dagli anni della formazione presso la Règia Accademia d’Arte Drammatica di Roma a quelli dell’affermazione registica e dei grandi successi nazionali e internazionali. Soprattutto quelli pirandelliani, il cui filone è qui indagato a partire dalle riflessioni sulla matrice narrativa del drammaturgo, passando per l’interpretazione critica di Squarzina, fino a culminare nella presentazione di una Trilogia della maternità in Pirandello con il saggio Tre madri. Così è (se vi pare), Come prima, meglio di prima, La vita che ti diedi (1995), che conclude un ciclo di undici spettacoli con i quali il regista ha chiarito quale sia stato il suo contributo alla comprensione del pensiero e della drammaturgia del Premio Nobel “girgentino”.

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