The Wall
Vampiri, Supereroi e Maghi di Antonella Albano

È disponibile dal 1 agosto il saggio pubblicato da Aracne Editrice Vampiri, supereroi e maghi: metafore e percezione morale nella fiction fantastica, di Antonella Albano. Saggio divulgativo, Vampiri, supereroi e maghi approfondisce le più attuali tematiche dell'universo fantasy contemporaneo legate a The Vampire Diaries, Harry Potter, Il Signore degli anelli, Buffy the Vampire Slayer, che vengono confrontati e interpretati con la conoscenza che può derivare solo dalla passione. Il saggio è già ordinabile online e in libreria. Sinossi: Vampiri luccicanti o famelici, maghi piccoli e occhialuti o maestosi e con lunghe barbe bianche, intrepide cacciatrici di demoni e piccoli hobbit con grandi cuori popolano libri, film e serie televisive. La narrativa fantastica è sempre esistita fin dai tempi del mito, ma forse proprio nei periodi difficili riemerge più potente a interpretare un bisogno preciso. Dopo Tolkien il fantasy ha stregato tanti, in questa nostra seriosa società razionalista, nonostante alcuni non vogliano ancora ammettere questa seduzione. Perché abbiamo bisogno di vampiri, maghi ed eroi? Harry Potter, Twilight, Buffy the Vampire Slayer e The Vampire Diaries raccontano storie affascinanti ad adolescenti e non, fra triangoli amorosi e lotte senza quartiere. Il fantastico, nelle nuove forme narrative seriali, avvince e coagula comunità appassionate, genera percezioni morali condivise e costituisce una sorta di laboratorio filosofico virtuale che esige la nostra attenzione tutta intera, aperta e simpatetica.Vampiri, supereroi e maghi. Il fantasy ci pervade attraverso la fiction. Perché ne siamo tanto affascinati?Che cosa cerchiamo nel fantastico? Con la scusa di fuggire e sognare, cerchiamo madri e padri che non ci schiaccino né ci ignorino, guide per i nostri percorsi, famiglie che ci abbraccino col senso di appartenenza, amori che non deludano, passioni che travolgano, ideali che non marciscano, valori per cui combattere che ci vedano eroi e non personaggi temporanei su una scena che ci dimenticherà presto, come vuole ormai il senso comune. Le storie che seguiamo ci costruiscono e/o costituiscono un’evasione. È impossibile comprendere in che percentuale avvenga il primo fenomeno o il secondo, di certo i personaggi con cui veniamo in contatto ci lasciano qualcosa.

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