la Repubblica
E la morte diventa l'opera d'arte totale

E la morte diventa l'opera d'arte totaledi Dario PappalardoL' inizio è da romanzo gotico con tanto di profanazione di una tomba. La polizia si mette sulle tracce di un ladro di cadaveri. Ma lo scopo del ricercato non è lo stesso di Robert Knox, che nell'Ottocento rubava le salme per i suoi studi di chirurgia (vedi il classico Le iene di Edimburgo, film con Peter Cushing}. Qui Carlo – è lui, si sa presto, ilresponsabile – ha in mente una clamorosa e necrofila installazione. Vuole realizzarla per entrare nel mercato dell'arte contemporanea dalla porta principale, diventando, magari, un Damien Hirst estremo. lnsomma, altro che squali in formaldeide, qui si tratta di esseri umani. Carlo plagia il debole Edo, ex compagno di liceo e impiegato all'obitorio, per portare a termine il suo capolavoro. Intanto, riesce a organizzare la mostra in una importante galleria. Giovanna Corrias Lucente, avvocato penalista attenta al mondo dell'arte (suo è il saggio La tutela dell'arte contemporanea, Gangemi}, costruisce un thriller intorno al legame tra I' artista e la sua opera. Chepuò diventare anche radicale, inscindibile, estremo. La ricerca della bellezza è pericolosa.

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