Medioevo Latino
Antonio Petagine Il fondamento positivo del mondo.
Indagini francescane sulla materia all'inizio del XIV secolo (1300-1330 ca.) Roma, Aracne 2019 (ISBN 978-8825521603) pp. 367. (Flumen Sapientiae Studi sul pensiero medievale 9).

Il volume - frutto di un lavoro di ricerca condotto nel quadro del progetto «Matière, lieu et espace dans la pensée médiévale» sotto la direzione di T. Suarez-Nani presso l'università di Friburgo (Svizzera) - intende inserirsi all'interno di un filone storiografico (al quale appartengono fra gli altri, oltre a Suarez-Nani, A. Pérez-Estévez, A. Caparello, A. Rodolfi, C. König-Pralong) che ha di recente richiamato l'attenzione sull'importanza della materia nella cultura filosofico-teologica tardomedievale. In particolare l'A. si concentra sul pensiero dei maestri francescani del XIV secolo, tema finora non molto approfondito, a fronte di una certa ricchezza di pubblicazioni relative al secolo precedente. Viene bene evidenziata la caratteristica «francescana» degli autori presi in considerazione, in quanto le loro teorie vengono elaborate a partire dalla ripresentazione o contestazione di quelle degli altri maestri dell'Ordine: a differenza dei Domenicani con Tommaso d'Aquino o degli Agostiniani con Egidio Romano, i frati Minori non portano avanti un singolo maestro come caposcuola, per cui l'influenza di autori come Alessandro di Hales, Bonaventura da Bagnoregio o Duns Scoto su altri maestri francescani coevi o successivi era determinata dal prestigio che essi avevano guadagnato «sul campo». Ne consegue una pluralità di proposte, talvolta in contrasto, che comunque condividono tutte un'interpretazione positiva della materia, da ricercare nella sensibilità spirituale del fondatore Francesco di Assisi, nella comune tradizione agostiniana (che legge la materia come terminus creationis) e all'intuizione aristotelica dell'estensione della nozione di soggetto dalla sostanza individuale alla materia: la materia cioè, pur nella sua indeterminatezza, può assurgere a soggetto ultimo del divenire fisico, a «entità positiva», un preciso tipo di realtà capace di ricevere dalla forma la pienezza dell'atto sostanziale. Il volume si suddivide in quattro parti: «La natura della materia», «Materia e spirito», «Materia e individuazione» e «Materia e cosmologia». Nella prima, dopo alcuni capitoli di carattere propedeutico incentrati sulle dottrine di Giovanni Duns Scoto e di Pietro Aureoli, sono considerati da un lato quegli autori che - da Alessandro Bonini a Pietro di Aquila - si sono rifatti sostanzialmente a Duns Scoto, dall'altro personaggi come Francesco della Marca, Guglielmo d'Ockham e Walter Chatton, che hanno elaborato un pensiero che si discosta alquanto dalla dottrina scotista. Nella seconda parte del volume, l'A. tratta del modo in cui è stata affrontata la questione della presenza o meno di materia nelle sostanze spirituali. Anche in questo caso, viene innanzitutto ripercorsa la posizione di Duns Scoto (cioè quella della difesa della tesi della semplicità delle sostanze spirituali, contro l'ilemorfismo universale) per passare poi a considerare autori che, nei decenni successivi alla morte di Duns Scoto, si occuparono del problema. Nelle ultime due parti del volume sono trattate le questioni del rapporto tra materia e individuazione (con riferimento alla proposta teoretica di Duns Scoto e alla sua dottrina dell'haecceitas) e, infine, della presenza di materia nei corpi celesti, tema nel quale si intrecciano le acquisizioni cosmologiche del peripatetismo greco-arabo con l'auctoritas della Scrittura e le interpretazioni dei Padri. La trattazione procede basandosi principalmente su fonti già pubblicate, ma non mancano quelle manoscritte ancora inedite. Il volume è corredato da una corposa bibliografia, da un indice dei nomi e da un indice dei manoscritti. Fra le fonti inedite si ricordano: Guglielmo di Ware Quaestiones super IV Sententiarum (Firenze, Laurenziana, Plut. 33 dex. 1); Pietro Aureoli Tractatus de principiis physicis (Roma, BNC, Sess. 100); Alessandro Bonini Lectura in secundum Sententiarum, redactio prior (Assisi, Bibl. del Convento, 124) e redactio posterior (Firenze, Laurenziana, Plut. 24 dex. 7); Giacomo d'Ascoli Quaestiones de materia (Vat. lat. 1012 e Kraków, Bibl. Jagiellonska, 732) e Gerardo Oddone In secundum Sententiarum (Sarnano, Bibl. Comunale, E. 98 e Valencia, Bibl. de la Catedral, 200). Recensione di Ernesto Dezza in «Antonianum» 94 (2019) 987-94 (Giuseppe Caputo). [...]

Medioevo Latino XLII (2021) - Bollettino bibliografico della cultura europea da Boezio a Erasmo (secoli VI-XV)

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