«Il dolore rende molto selettivi nella scelta delle letture», affermò Anna Maria Tamburini in un lontano convegno tenuto a San Leolino, vero luogo dell’anima, in memoria di Margherita Guidacci (2010). In effetti quando si soffre è difficile leggere libri frivoli e banali, privi di sincerità. Nella vita di ogni giorno indossiamo varie maschere in relazione alla professione e alle consuetudini di vita che ci nascondono a noi stessi e occultano il nostro io profondo. Nel dolore e nella sofferenza è impossibile fingere. Sarà un paradosso ma in tale condizione siamo veramente noi stessi, in una autenticità esistenziale pagata anche a caro prezzo, ma dalla quale possiamo ricevere importanti indicazioni di vita. Notava Proust:«Noi gustiamo le musiche raffinate, i bei quadri, mille delicatezze, ma non sappiamo quel che sono costate a coloro che le inventano, di insonnie, pianti, risa spasmodiche, orticarie, asme, epilessie, e un’angoscia di morte che è peggiore di tutto questo» (All’ombra delle fanciulle in fiore).

il libro "Margherita Guidacci. La poesia nella vita" ha ottenuto un altro secondo premio: il Premio Internazionale di Arte Letteraria "La Città della Rosa" - Sezione D Narrativa Edita e Saggistica Letteraria "Aubrey e Lina Waterfield".

Campi Immaginabili - Rivista semestrale di Cultura