Il Gazzettino VeneziaMestre
Sette martiri, la strage di Venezia

Un Marinario tedesco, una sentinella, dopo una notte di bevute che non mancarono tra l’1 e il 2 Agosto 1944 a bordo delle navi della Marina germanica straccate in Riva dell’Impero a Castello e in preda ad ubriachezza cade in acqua affogando. La colpa fu attribuita ad appartenenti alla Resistenza Italiana e la vendetta si trasformò in una “lezione esemplare” che coinvolse estrsnei al fatto e pure minori nelle folle della guerra, tristemente noto, la realtà supera sovente ogni fantasia. Dalle carceri veneziane furono prelevati sette detenuti politici, il partigiano vercellese Aliprando Armellini, il partigiano e animatore della Resistenza nel cavarzerano Gino Conti, i trentini Bruno De gasperi. Alfredo Gelmi e il fratello Luciano, il siciliano Guasto Girolamo incarcerato per il solo sospetto di essere legato a gruppi partigiani e il partigiano veneziano Alfredo Vivian. […]
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