Autoprodotta dal Lettore
Riflessione dopo la lettura de L’Isola

Il titolo del libro rende merito allo stesso, ma diventa poi “l’isola nel cuore” nella doppia accezione di luogo affettivo e di solitudine, isolamento e distacco, non solo fisici, che i personaggi che hanno avuto a che fare con quella terra hanno provato nella loro vita.
Il linguaggio è molto appropriato, ricco e l'uso abbondante di aggettivi rende il romanzo simile a un quadro, bellissime sono le descrizioni naturalistiche, sembra proprio di vedere e sentire lo splendore di quella natura, anche nelle sue manifestazioni più forti e spaventose.
È uno scritto in cui l’azione è tutta interiore, in realtà se vogliamo soffermarci sui meri fatti non c'è una vera e propria trama che si dipani cronologicamente, è un andirivieni nel tempo e le vicende, gli avvenimenti, sono il detonatore che innesca un vortice di sentimenti, reazioni emotive, pensieri, scelte e azioni.
È un libro molto denso e pieno di significati, direi quasi didattico, ma non nel significato negativo. Tanti sono i temi affrontati: l’amore nei suoi vari aspetti (di figlio, di genitore, di compagno, di amico, di moglie, per un luogo, per un progetto, ecc.) l’importanza del ricordo che permette la sopravvivenza dell'uomo; la corrispondenza fra macrocosmo e microcosmo, la somiglianza dei meccanismi di funzionamento e l’influenza che hanno l’uno sull’altro; il rapporto uomo-natura, perfetto fino a che permane il rispetto e la comprensione reciproci, così come dovrebbe essere nei rapporti interpersonali; la speranza del riscatto soprattutto dopo esperienze negative, ovvero come spesso accade, dopo aver toccato il fondo, si inizia un percorso di rinascita in cui non si cancella ciò che è stato, ma questo diventa stimolo per ricostruirsi e ricostruire la propria vita; il saper imparare dalle esperienze passate; l'imprevedibilità della vita ecc.
A me la storia ha emozionato molto, soprattutto in certi passaggi, come ad esempio quello della confessione di Giuseppe, e questo grazie alla tua bravura, ma soprattutto alla tua sensibilità di donna. È questo il caso in cui si intuisce che chi scrive è una donna, perché certe sottigliezze emotive, alcune descrizioni intime e talune incursioni sentimentali, solo una donna che ha vissuto con il cuore può rendere con tanta verità e delicatezza. [...]

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