Il Manifesto
Salvare il mondo e trasformarlo è un compito per il futuro

Questo racconto è un’urna per ceneri mentali e continua narrando di un Innominato nato nel 1922, picchiato dai compagni di scuola perché non partecipe dei loro entusiasmi per il regime fascista il piccolo innominato e tutti i suoi preziosi libri piombano a terra; poi manganelli dum pum tum sugli ossicini infantili, dum pum tum mentre i talloni schiantano i libri, e mani selvagge li agguantano -; espulso da tutte le scuole del regno. Paradossale studente di una scuola tedesca che dava per ovvia la sua adesione ai valori del Reich; giovane partigiano ruggente di coraggio; scontento militante deluso dal Partito ches’andava a fare occidentale e per nulla libertario; innamorato sino alla fine di una donna la treccia nerache nel tempo ritorna e poi scompare; colpito dal fallimento dell’azienda paterna; tenace nel resistere comunque all’assedio della vita con un sentimento di estraneità e di esilio. [...]

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