Giornale di Sicilia
Libri, microcredito fra etica e sviluppo economico

L’eticità del microcredito, e la sua valenza sociale che sviluppa economia seppure di piccoli numeri è il tema del libro «Il microcredito in Sicilia, un modello di credito sociale» scritto da Giambattista Pepi. È il primo saggio che pubblica i dati ufficiali sul microcredito del Movimento 5 Stelle, quei 555 mila euro tolti dalle buste paga dei parlamentari regionali della Sicilia e impegnati in piccoli prestiti a famiglie, imprese. In un panorama del credito che si scopre «umano» anche con le sue storie, c’è la coppia di Caltagirone che ottiene 4.200 euro per realizzare il bagno di casa e li restituisce a 76 euro al mese, o l’extracomunitario che si compra l’auto nuova. Tutto sul microcredito, dati, analisi e storie nel volume edito da Aracne editrice Roma. L’autore è un giornalista economico-finanziario e saggista che ha lavorato, tra l’altro, per «Il Sole 24 Ore», «il Giornale Radio Rai», «Il Tempo», «Il Quotidiano Nazionale», e dal 2012 è il coordinatore editoriale di «Finanza&Sviluppo», l’inserto di informazione economica e finanziaria pubblicato da «La Sicilia» e «Gazzetta del Mezzogiorno» del Gruppo Domenico San filippo Editore. «Tutto sul microcredito, compresi i risultati della importante operazione del Movimento5 Stelle:ho voluto sottolineare anche con questa presenza il valore e i risultati generali di tutta l’operazione microcredito anche in Sicilia» afferma l’autore. Un’operazione che ha grandi richieste ma ottiene poche risposte, il microcredito lo chiedono in tanti e l’ottengono in pochi. In un panorama sempre più difficile che fra il 2008 e il 2012 ha visto aumentare dal 44,3 al 46,7 il monopolio in mano al 10% delle famiglie più ricche. «Una fragilità finanziaria che è stata attenuata anche grazie al microcredito» sottolinea Pepi: «Nel triennio 2011/13 sono stati 22.600 gli utenti del microcredito, con 223 milioni di euro di micro finanziamenti concessi: il 70% destinato alla creazione di microimpresee il 30% per soddisfare bisogni socio-assistenziali,generandooltre 10 mila posti di lavoro». Finora il microcredito ha soddisfattomeno della metà della domanda, hanno ottenuto il finanziamento circa il 42,3% delle richieste. E su circa centomila domande ne sono state accolte soltanto seimila,con un rapporto di copertura in fondi erogati del 59,2%. Il microcredito si è rivelato prezioso nel Mezzogiorno e il libro mette a fuoco quale sia stato il ruolo svolto in particolare in Sicilia nella creazione di sviluppo dal basso,attraverso le testimonianze di alcuni suoi protagonisti.
Con la sua tesi sul «microcredito che crea lo sviluppo di micro imprenditorialità diffusa», il volume ha la prefazione del presidente dell’Associazione Bancaria Italiana Antonio Patuelli secondo cui il microcredito genera libertà economica «che è la condizione necessaria della libertà politica». In prospettiva, chiude il volume, «gli orizzonti di crescita del microcredito in Italia e in Sicilia sono ampi,soprattutto per quanto riguarda il microcredito d’impresa e la capacità di crescita economica». Inserita nel volume anche l’intervista a Mario Baccini, il presidente dell’Ente nazionale per il microcredito. In sintonia con l’autore, Baccini considera la via italiana al microcredito e il suo sistema in Sicilia molto importante «non solo nella lotta alla povertà ma anche nello sviluppo di nuove opportunità di investimento,di nuove attività imprenditoriali, tutelando anche la dignità delle persone che ne usufruiscono».

Informativa      Aracneeditrice.it si avvale di cookie, anche di terze parti, per offrirti il migliore servizio possibile. Cliccando 'Accetto' o continuando la navigazione ne acconsenti l'utilizzo. Per saperne di più
Accetto