Il Sannio Quotidiano
A “Più Libri più liberi” Carla Cirillo in un incontro con altre tre autrici sul senso della scrittura “al femminile”

Un’impressione confortante accoglie i visitatori della tredicesima edizione della Fiera della piccola e media editoria “Più libri più liberi” che si è appena conclusa a Roma: meno male che in tanti si continua a leggere, sembra essere il pensiero che accomuna i presenti. Una navetta trasporta a ciclo continuo i visitatori dalla fermata della metro alla sede della Fiera e viceversa, tante persone all’interno tra addetti ai lavori, autori e attenti, appassionati visitatori. Tenutasi presso la struttura del Palazzo dei Congressi al quartiere EUR, la fiera, un appuntamento ormai consolidato nel panorama degli eventi culturali nazionali, con oltre cinquantamila presenze ha dato un segnale della grande vitalità del libro, oggetto obsoleto che alcuni vorrebbero vedere estinto, e del mondo dell’editoria. Tra le tante iniziative che si svolgono all’interno, c’è Radiotre che va in onda con la trasmissione radiofonica Fahrenheit e la gestione del Caffè letterario proponendo in diretta continui aggiornamenti dalla fiera, interventi musicali e interviste, e che ha proclamato il suo Libro dell’anno facendolo scegliere agli ascoltatori.
Nelle nove sale della fiera, allo scoccare di ogni ora è possibile partecipare a dibattiti e presentazioni di libri da parte degli stessi autori. Proprio in questo ambito, il 6 dicembre, si è tenuto l’incontro “Donna scrive donna – Quattro autrici si raccontano mettendo a confronto se stesse e le proprie esperienze di scrittura” promosso dalla casa editrice Aracne. Carla Cirillo, Cinzia Della Ciana, Laura Piccininni e Liliana Stracuzzi hanno avuto l’opportunità di presentarsi e di parlare del proprio lavoro sui testi.
La mia possibilità di racconto nasce anche come parte storica dell’essere femminile, dalla rivolta ad un’antichissima tradizione di scrittrici occultate- ha spiegato Carla Cirillo, poetessa e scrittrice beneventana. -In 12 – Racconti a Hopper ho voluto mettere a confronto maschile e femminile attraverso storie create prendendo spunto dai personaggi dei quadri di Hopper, il pittore americano che fu considerato il poeta del silenzio e della lontananza. C’è in ognuno di noi la possibilità di essere più persone. Ho voluto mettere a confronto maschile e femminile partendo dal rapporto tra Edward Hopper e la moglie Jo, che hanno vissuto in simbiosi per 45 anni – ha ancora aggiunto la Cirillo che con 12 è arrivata nella cinquina dei finalisti al premio letterario “Regione del Veneto – Leonilde e Arnaldo Settembrini – Mestre” del 2013. Tra i tanti argomenti toccati, la capacità di indagine interiore della scrittura al femminile (-Sappiamo scavare a fondo anche sapendo farci male- ha affermato la Cirillo), il riferimento alle favole come tratto comune alle quattro autrici, la prerogativa di accogliere tutti i punti di vista.

Infine un breve dibattito con la partecipazione del pubblico ha messo al centro il dato che i giovani leggono poco, accennando al rapporto tra chi scrive e chi legge ed alla necessità che chi affronta il mestiere della scrittura abbia una solida preparazione.

Carla Visca

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