Il Palazzo di Venezia a Instanbul
La residenza dell’Ambasciatore d’Italia

Area 10 – Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche
     
SINTESI
La Sereninissima Republica di Venezia intrettenne, sin dal 1082, relazioni preferenziali con l’Impero Romano d’Oriente e la sua capitale, Costantinopoli. Nel 1265, nel testo del trattato di pace sottoscritto dal Doge di Venezia, Renier Zene L’imperatore di Costantinopoli, Michele VIII Paleologo, si convenne la designazione per la prima volta, del rappresentante diplomatico veneziano con il titolo di “Bajulus”.
Il bailo svolgeva per conto della Serenissima funzioni di ambasciatore, console magistrato per la tutela degli interessi della Republica di Venezia e di guida della comunità residente, nonchè dei cittadini in transito.
Nel 1497, in base ad un accordo stipulato tra la Serenissima e La Sublime Porta, la comunità veneziana dispose di un ambasciatore permanente a Costantinopoli che mantenne sempre il titolo di bailo risiedendo a Pera nella cosidetta Casa bailaggia - l’attuale Palazzo di Venezia-. La sede del bailaggio rimase sempre a disposizione della Serenissima che, per un lungo periodo di tempo, intervenne con prestiti di denaro o con aumenti del canone di affitto per mantenerne, la piena disponibilità.
Il Palazzo seguì quindi le varie fasi delle guerre napoleo- niche. Con il trattato di Presburgo del 1805, siglato dopo la sconfitta di Austerlitz, Venezia, l’Istria e la Dalmazia (ivi compreso il Palazzo di Venezia) passarono all’Impero fran- cese, dal 1806 al 1815, sino cioè alla restaurazione del Regno di Francia.
A seguito del Congresso di Vienna, il Palazzo fu restituito all’Impero d’Austria cui appartenne per quasi un secolo, fino alla sconfitta dell’Impero austro-ungarico del 1918. Al termine del primo conflitto mondiale, l’Italia rivendi- cò il Palazzo di Venezia quale “Proprietà storica italiana”: il primo dicembre 1918, l’Alto Commissario italiano a Costantinopoli, conte Carlo Sforza, su istruzioni del Ministro degli Esteri Sidney Sonnino, fece occupare il Palazzo da nostri marinai. Il trasferimento ufficiale fu dispo- sto con decreto del 27 marzo 1919 dell'Alto Commissario. Da quella data, fino al 1936, il Palazzo di Venezia è stato sede degli Ambasciatori d’Italia presso l’Impero Ottomano e la Repubblica di Turchia e, dopo il trasferimento delle Ambasciate ad Ankara, resta tuttora la sede diplomatica del Capo Missione quando egli risiede ad Istanbul. Il presente volume intende valorizzare il patrimonio architettonico ed artistico delle nostra rappresentanza diplomatica in Turchia in occasione del solenne centenario.
pagine: 526
formato: 21 x 26
ISBN: AA1861
data pubblicazione: Ottobre 2018
marchio editoriale: Stabilimenti Tipografici Carlo Colombo
SINTESI
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