Hans Hollein
Antologia di Testi su Spaceradiation. V. 2007

Area 08 – Ingegneria civile e Architettura

La maggior parte degli scritti di Hans Hollein presenti in questo volume sono stati redatti negli anni Sessanta e sembrano indicarci la visione di un futuro che in parte si è realizzato. In particolare l'intuizione di H. H. del concetto di spazio continuo, indifferente alla quota di terra e capace di svilupparsi omogeneamente in tutte le direzioni (aria, acqua, terra) anticipa i grandi edifici della nostra contemporaneità che, dalle stazioni ai centri commerciali, si pongono come degli interni infiniti, quasi una sorta di labirinti attraversabili solo con l'immaginario filo rosso costituito dalle didascalie. E, nel ricoprire il mondo di oggetti, ciò che si viene costruendo è per H. H. una seconda natura del tutto artificiale, in cui l'uomo sempre più è chiamato a vivere e muoversi. Ma, contemporaneamente, questi scritti sono anche percorsi da una forte razionalità emozionata che è più vicina allo slogan de l'immaginazione al potere, caratteristico della fine degli anni Sessanta, che alla precisa e multiforme razionalità tecnologica ed elettronica della nostra contemporaneità. Per H.H., infatti l'architettura è una sorta di scultura, capace di trasformare la forza di un'idea in una costruzione mistica, quasi un tempio dello spirito. E proprio la fusione di due versioni - una profetica e una romantica - fanno di H. H. un cardine importante dello sviluppo del pensiero contemporaneo che, abbandonati i meccanismi del pensiero razionalista del movimento moderno, cerca i presupposti interpretativi di un mondo assai più contraddittorio e complesso. Così che i suoi scritti costituiscono un passaggio obbligato per una collana antologica della contemporaneità, che si pone l'obiettivo di delineare i concetti e le teorie architettoniche emergenti della nostra epoca.

SINTESI