Il salvataggio dell’esercito serbo (1915–1916)
Area 11 – Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche
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SINTESI
Nel 1915–1916 la Regia Marina portò a termine una complessa operazione, mettendo in salvo a Corfù i resti dell’esercito serbo sopraffatto dalle armate degli Imperi Centrali. I serbi, con una marcia di migliaia di chilometri attraverso l’Albania, raggiunsero i porti di Scutari, Durazzo e Valona; qui furono imbarcati non solo i militari serbi, ma anche 23.000 prigionieri austriaci, diecimila quadrupedi, 100 cannoni, migliaia di civili in fuga da Belgrado, l’intera Casa reale, il Governo e il Parlamento. Messi in salvo, curati e riorganizzati, i militari serbi furono in seguito trasferiti a Salonicco dove poterono continuare la guerra e riprendersi la loro Patria. In altri paesi l’impresa, che coinvolse centinaia di navi da guerra e piroscafi mercantili e che si svolse secondo un cronometrico programma, sarebbe motivo d’orgoglio nazionale e di grandi celebrazioni, mentre dell’intera vicenda oggi rimane soltanto una piccola lapide sul lungomare di Brindisi.
pagine: | 140 |
formato: | 17 x 24 |
ISBN: | 978-88-548-9667-3 |
data pubblicazione: | Dicembre 2016 |
marchio editoriale: | Aracne |

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