Il silenzio delle mani
Riflessioni operative di un criminologo
Area 14 – Scienze politiche e sociali
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SINTESI
Non esiste il silenzio, esistono i silenzi. Scrivere sul silenzio significa allora sfidare una realtà inafferrabile? Se così fosse, non avremmo parole sull’alternanza tra il rumore e la sua assenza, non sarebbe possibile scrivere del silenzio interiore, non potremmo declinare la successione tra il parlare e il tacere. Vi è tuttavia un silenzio del quale non si parla e che, con la nostra disattenzione, abbiamo reso inafferrabile: il silenzio delle mani. Un silenzio dalle sfumature imprevedibili e che possiamo ascoltare anche immersi nel trambusto della vita quotidiana, perché le mani sono il loro silenzio. Un silenzio che viene infranto quando le mani minacciano, offendono, maltrattano, rubano, uccidono. E il criminologo dovrebbe interrogarsi con Pablo Neruda: “Cosa facciamo|con la mano del corpo|o il corpo|della mano?”.
pagine: | 68 |
formato: | 12 x 17 |
ISBN: | 978-88-548-9356-6 |
data pubblicazione: | Giugno 2016 |
marchio editoriale: | Aracne |

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