Produzione di coppie dielettroniche nel regime relativistico
Area 01 – Scienze matematiche e informatiche
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SINTESI
Il modello QEDC–GDR si basa sulla Fisica della QED, elaborata sull'elettrodinamica quantistica nella materia condensata, con le ipotesi di coerenza quantistica (sviluppate da svariati ricercatori) nonché della Risonanza di Dipolo Gigante; la teoria è estrapolata dalle teorie quantistiche e relativistiche dei campi di Daniel Kastler, Richard Feynman, Giuliano Preparata, Steven Weinberg, Roy J. Glauber, Gerhard Baur, V. Yu. Ponomarev , Victor V. Voronov, per citarne alcuni dei più recenti sviluppatori. In questo volume il modello QEDC-GDR viene proposto per spiegare l'emissione esaltata dei dielettroni (coppie elettrone-positrone) nelle collisioni a 1.04 A GeV fra ioni poco massivi. Il modello QEDC–GDR si pone in modo complementare agli altri modelli HSD e UrQMD, di E. L. Bratkovskaya e W Greiner. Questi ultimi, usando i soli decadimenti Dalitz, di bremsstrahlung e quelli diretti dei mesoni vettori, riescono a giustificare l’andamento dei dati sperimentali solo per le basse e le alte energie collisionali. Le misure sperimentali sono state ottenute, dal 1995 in poi, al BEVALAC dalla collaborazione DLS (non più esistente oggi), i cui dati esperimentali sono confermati oggi dalla collaborazione HADES del GSI (https://www-hades.gsi.de/). Il modello QEDC–GDR sviluppato dal prof. Mileto Graziano, invece, dà una giustificazione dell'esaltazione delle coppie dielettroniche proprio nell’intervallo di energia che sfugge agli altri modelli, questo perché usa le ipotesi di coerenza quantistica, negli stati iniziali, e di entaglement, per gli stati finali e si basa sulle uniche particelle realmente stabili, i fotoni e gli elettroni. Tra le implicazioni vi è la perdita della causalità, che apre una discussione dal punto di vista epistemologico. La quantizzazione di Planck ed il principio di indeterminazione di Heisenberg, sono ingredienti fondamentali nei calcoli. La Risonanza di Dipolo Gigante è la sezione d’urto che ingloba tutte le altre e quindi previste dagli altri modelli. Proprio perché si basa sui modelli collisionali sviluppati parallelamente da Gerhard Baur e Carlos Bertulani, il modello QEDC–GDR s'impone come decisivo nella descrizione della dinamica ionica collisionale. Non viene usata la teoria della QCD, pur riconoscendone la piena validità, perché l’autore non ha voluto approfondire la sua applicazione, in questa prima fase di studio. Il libro apre spunti epistemologici sulla moderna fisica quantistica e nucleare.
pagine: | 212 |
formato: | 17 x 24 |
ISBN: | 978-88-548-8221-8 |
data pubblicazione: | Maggio 2015 |
marchio editoriale: | Aracne |

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