Riuso e conservazione nell’archeologia industriale in Sicilia
L’ambiente rurale
Area 08 – Ingegneria civile e Architettura
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SINTESI
Il volume è frutto di uno studio sull’Archeologia Industriale (AI), condotto dall’autore già da diversi anni, sulle caratteristica degli opifici obsoleti e sulle loro possibilità di reimpiego. In Sicilia l’AI ha un ruolo e un significato del tutto particolare. Infatti, sebbene la regione sia lontana dal cuore dell’Europa, dove la Rivoluzione Industriale ha vissuto la sua stagione più matura, si sono ugualmente sviluppate una serie di attività di carattere industriale legate alla specificità del luogo (dalla pesca e trasformazione del tono alla estrazione dello zolfo, dalla produzione del sale alla lavorazione dell’argilla). Aziende che, seppur caratterizzate da un tasso di meccanizzazione del ciclo produttivo relativamente basso, erano del tutto assimilabili alle industrie più avanzate per l’organizzazione interna e la qualità e quantità di beni immessi sul mercato. Gran parte di queste attrezzature produttive si trovavano collocate aree rurali, data la più immediata reperibilità delle materie prime. Gli opifici, oggi totalmente obsoleti e pertanto inutilizzabili, si trovano in una perfetta consonanza con il paesaggio circostante, in considerazione del fatto che la loro presenza è oramai storicizzata. Pertanto il loro reimpiego, che in diversi casi ha già avuto avvio, costituisce un occasione di valorizzazione e sviluppo per le aree circostanti. Il testo è accompagnato da numerose illustrazioni a colori ed esempi di progetti già realizzati, o in itinere.Presentazione di Giovanni Fatta.
II edizione aggiornata: gennaio 2015
pagine: | 164 |
formato: | 21 x 26 |
ISBN: | 978-88-548-6531-0 |
data pubblicazione: | Marzo 2014 |
marchio editoriale: | Aracne |

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