Regolamenti edilizi e tradizione architettonica
La commissione edilizia a Catania 1925/45
Area 08 – Ingegneria civile e Architettura
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SINTESI
Catania è una città complessa, stratificata per le tante identità architettoniche che si sono avvicendate. Il suo “barocco” settecentesco l’ha marcata con un segno intangibile, riproposto a fasi alterne fino alla metà del Novecento. Ripercorrendo il tema della tradizione in ambito europeo, lo studio focalizza i regolamenti edilizi ottocenteschi e le relazioni della Commissione Edilizia soprattutto per l’arco cronologico 1925-1945 al fine di restituire i meccanismi e le dinamiche di un segmento importante della storia architettonica e urbana di Catania. Alcuni “sconfinamenti”, fino al 1960 circa, cioè agli anni di grande espansione, sono giustificati dal contrasto tra le “nuove libertà” e le serrate indicazioni normative dei decenni precedenti. Dai rapporti della Commissione sono emersi il clima culturale dell’epoca, nuovi protagonisti, i collegamenti tra Roma e Catania, il coinvolgimento di figure come Ojetti, Piacentini, Calza Bini, Del Debbio. L’argomento qui trattato diviene attuale e contemporaneamente si storicizza: la Commissione Edilizia Comunale, pur nata con la Legge Urbanistica del 1942, è ora soppressa per l’entrata in vigore dei testi unici per l’edilizia, adottati per la semplificazione dei procedimenti amministrativi.
pagine: | 260 |
formato: | 17 x 24 |
ISBN: | 978-88-548-5565-6 |
data pubblicazione: | Dicembre 2012 |
marchio editoriale: | Aracne |

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