Il mattatoio
A cura di Stefano Tedeschi
José Esteban Antonio Echeverría
Traduzione di Sarah Fogagnoli, Marika Marianello, Dajana Morelli, Roberta Previtera
Introduzione di Irene Di Luzio, Claudio Marrucci, Marcella Ruggero, Tristan Schmidt
José Esteban Antonio Echeverría
Traduzione di Sarah Fogagnoli, Marika Marianello, Dajana Morelli, Roberta Previtera
Introduzione di Irene Di Luzio, Claudio Marrucci, Marcella Ruggero, Tristan Schmidt
Area 10 – Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche
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SINTESI
Il mattatoio: una storia della violenza argentina attraverso la ?nzione. Ma quale storia è questa? La ricostruzione di una trama dove è possibile decifrare, o immaginare, le tracce che nella letteratura lasciano le relazioni di potere e le forme della violenza. Segni sul corpo e sul linguaggio perché nel racconto di Echeverría tutto è centrato sul corpo, e il linguaggio, marcato dalla violenza, accompagna e rappresenta gli eventi. Con Il mattatoio nasce la prosa di ?nzione in Argentina. Una nascita rimasta però oscura, deviata, quasi clandestina. Perché Echeverría non lo pubblicò? Esteban Echeverría (1805–1851), argentino di modeste origini, a ventiquattro anni parte per Parigi dove entra in contatto con il Romanticismo. Rientrato in patria si unisce al Salón Literario, ma quando Juan Manuel de Rosas, al governo in quegli anni, scioglie il gruppo, Echeverría fonda l’Asociación de Mayo, organizzazione di carattere politico. Nel 1840 è costretto all’esilio a Montevideo dove continuerà la sua attività letteraria ?no alla morte. Tra le sue opere principali si ricordano il Dogma socialista, il poema La cautiva e El matadero.
pagine: | 88 |
formato: | 12 x 17 |
ISBN: | 978-88-548-3541-2 |
data pubblicazione: | Ottobre 2010 |
marchio editoriale: | Aracne |

SINTESI
