Autonomia finanziaria e sussidiarietà nell'ordinamento costituzionale italiano
Area 12 – Scienze giuridiche
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SINTESI
Il tema dell’autonomia finanziaria (di entrata e di spesa) costituisce una questione delicata per le ripercussioni sul complesso delle relazioni sociali ed economiche, e sulla stessa concezione democratica dello Stato. Un primo intervento sul tema è dato dalla “Riforma del Titolo V della Costituzione”, introdotta con la legge costituzionale 3/2001. Il legislatore ordinario è ora chiamato a trovare una posizione di giusto equilibrio tra autonomia ed efficienza da una parte e solidarietà e perequazione dall’altra. Il raggiungimento di un simile traguardo diviene possibile coinvolgendo i cittadini (rectius: contribuenti), come singoli e come società civile, nella determinazione dei propri bisogni essenziali e nell’individuazione dei criteri di destinazione delle risorse. Con questo lavoro, l’autore accompagna il lettore in un percorso che, partendo dai bisogni essenziali dei cittadini, arriva a definire, attraverso una ricostruzione giuridico/costituzionale, quale debba essere il ruolo dello Stato e degli enti territoriali nella soddisfazione di tali bisogni, in un senso non più “dirigista” ma “sussidiario”. Si attribuirebbe così ai cittadini un ruolo nella gestione della cosa pubblica e delle sue risorse, attuando in questo modo il principio di sussidiarietà.
pagine: | 140 |
formato: | 17 x 24 |
ISBN: | 978-88-548-2192-7 |
data pubblicazione: | Novembre 2008 |
marchio editoriale: | Aracne |

SINTESI
