La “questione jugoslava” nella politica estera dell'Italia repubblicana (1945-1999)
Area 11 – Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche
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SINTESI
La questione jugoslava è stato un tema costantemente presente nella politica italiana di tutto il Novecento. La classe dirigente del paese si è sempre divisa di fronte al signi?cato e al senso del progetto jugoslavo: era un paese rivale e ostile, nato da un’operazione esclusivamente di vertice, o era un insieme di popolazioni, unitesi in nome del principio di nazionalità, con cui affrontare insieme i problemi e collaborare? Note sono le incomprensioni e le contrapposizioni che per decenni hanno diviso i due paesi. Meno noto e meno studiato, invece, è lo sviluppo dei rapporti tra Roma e Belgrado negli anni della grande distensione internazionale e nei decenni successivi, durante i quali i due paesi, risolti de?nitivamente i problemi territoriali, hanno stabilito per la prima volta una collaborazione realmente amichevole e pro?cua; così come meno studiato è stato l’atteggiamento dell’Italia di fronte alle crisi interetniche esplose all’interno della Jugoslavia. Una limitazione a cui questo lavoro tenta di dare una prima risposta sulla base di nuove fonti documentarie, come le carte di Aldo Moro e quelle dell’ambasciatore Ottone Mattei, uno dei protagonisti degli accordi ?rmati a Osimo nel 1975 a conclusione del lungo negoziato per la chiusura della questione di Trieste.Massimo Bucarelli è dottore di ricerca in Storia delle relazioni internazionali. È autore della monogra?a Mussolini e la Jugoslavia, Bari 2006, e di vari saggi dedicati alle relazioni italo-jugoslave nel Novecento.
pagine: | 144 |
formato: | 17 x 24 |
ISBN: | 978-88-548-1971-9 |
data pubblicazione: | Agosto 2008 |
marchio editoriale: | Aracne |

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