Il Vangelo secondo Marco
Area 10 – Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche
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SINTESI
La tradizione ecclesiale è unanime nell’attribuire a Marco, discepolo di Pietro, il secondo vangelo canonico. Nonostante l’importanza di tale autorevole attestazione, nella successiva tradizione patristica il secondo vangelo è stato considerato come un’opera di seconda mano, poiché si condivideva l’opinione che Marco fosse posteriore a Matteo e dipendente da esso. Tale giudizio si mantenne inalterato nei secoli successivi: il secondo vangelo continuò a essere ritenuto il più povero dal punto di vista sia dottrinale sia letterario. Ma è proprio vero che il Vangelo di Marco, rispetto agli altri vangeli, è il più dimesso, il più scarso di vocaboli, quello letterariamente inferiore? A un attento esame dei vangeli tale ingeneroso giudizio non corrisponde a verità: il secondo vangelo è il più breve, ma non il più povero. Il lessico di Marco è formato da 1.312 vocaboli, su un totale di 11.216 parole, corrispondente, cioè, all’11,69% del totale. Si tratta del più alto rapporto percentuale rispetto agli altri evangelisti. La nuova traduzione di Alessandro Belano, ricca di note esegetiche e corredata da paralleli tratti dalla letteratura classica e rabbinica, si propone di esaminare questo singolare vocabolario marciano mediante una dettagliata analisi filologica, ideata come utile sussidio a quanti – studenti e lettori eruditi, ma anche docenti ed esegeti – intendono affrontare lo studio scientifico del secondo vangelo.
pagine: | 1176 |
formato: | 17 x 24 |
ISBN: | 978-88-548-1839-2 |
data pubblicazione: | Luglio 2008 |
marchio editoriale: | Aracne |

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