La chimica fisica di Aristotele
Teoria degli elementi e delle loro proprietà. Analisi critica del “De generatione et corruptione”
Area 11 – Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche
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SINTESI
La potenza teorica di questo trattato consiste nel fatto che Aristotele risolve il problema del divenire concepito nella sua forma estrema, quella cioè della nascita e della morte degli individui, all’interno di un universo eterno, trovando una soluzione che supera radicalmente la posizione di alcuni fisiologi presocratici, che avevano considerato i vari tipi di divenire come semplici epifenomeni di una corporeità di base immutabile ed eterna. Aristotele respinge la chimica atomista e propone una teoria delle sostanze naturali che, essendo il prodotto di svariati miscugli chimico-fisici, stanno alla base sia della stabilità della natura che del divenire degli enti naturali. Nella coniugazione di equilibrio e disequilibrio delle proprietà elementari consiste l’originalità e la modernità della chimica fisica di Aristotele.
pagine: | 312 |
formato: | 14 x 21 |
ISBN: | 978-88-548-1545-2 |
data pubblicazione: | Febbraio 2008 |
marchio editoriale: | Aracne |

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