Realtà romanzesca e dissimulazione ironica
Luigi Pirandello e André Gide
Area 10 – Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche
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SINTESI
Realtà romanzesca e dissimulazione ironica: un connubio ricorrente in molta narrativa novecentesca e sulle cui possibili ragioni in questo volume si è inteso indagare, attraverso una preliminare ricognizione afferente i significati e le strategie dell’ironia, più specificamente nell’ambito della comunicazione letteraria, che introduce all’analisi di due romanzi del primo Novecento rappresentativi della sperimentazione narrativa del tempo, malgrado la loro singolarità e la marcata diversità che manifestano a una prima lettura: Quaderni di Serafino Gubbio operatore (1915–16) di Luigi Pirandello e Les Caves du Vatican (1914) di André Gide. Due esperienze di scrittura ironica molto diverse — un dramma dai risvolti amaramente ridicoli il primo, una farsa dalle implicazioni tragiche l’altro — di grande interesse per la simultaneità di temi e soluzioni strutturali che presentano, costituendo un’occasione di riflessione sul rapporto tra ironia e romanzo, in un periodo di paventata crisi del genere, durante il quale i concetti di ironia e umorismo invadono le dichiarazioni di poetica degli scrittori, animando opere di rilievo, tra cui i romanzi più significativi e celebri del secolo.
pagine: | 192 |
formato: | 17 x 24 |
ISBN: | 978-88-548-0779-2 |
data pubblicazione: | Ottobre 2006 |
marchio editoriale: | Aracne |

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