Costituzione e bioetica
Area 12 – Scienze giuridiche
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SINTESI
Qual è il ruolo del diritto di fronte agli sviluppi e agli impieghi delle nuove tecnologie sulla vita umana? Grazie ai progressi scientifici e tecnologici, giudici e legislatori sono sempre più spesso chiamati a intervenire in un ambito, la vita biologica, che, fino a non molto tempo fa, era ritenuta estranea all’influenza del diritto, ma regolata quasi esclusivamente dal caso e dalla natura. Attraverso l’esame di alcune vicende, come la procreazione medicalmente assistita, che ha messo di fronte due diverse concezioni della vita, la laica e la cattolica, si è provato a rispondere all’interrogativo iniziale, a spiegare quale debba essere il ruolo che compete al diritto in un contesto così inedito. Il guado delicato da attraversare è il piano etico — da cui ha origine il neologismo bioethics — che rischia di precedere e condizionare qualunque soluzione giuridica. Pertanto, l’esame dei principi costituzionali, dai quali muove l’indagine qui proposta, è un presupposto irrinunciabile per capire se il nostro ordinamento, conformato ai canoni di una democrazia laica e pluralista, favorisca o meno l’espansione della sfera di libertà dei consociati, anche grazie all’ausilio delle biotecnologie.Angela Musumeci è professore associato di Diritto pubblico presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Teramo, dove insegna Diritto regionale e degli enti locali. In passato si è occupata dell’indirizzo politico–economico–finanziario dello Stato, alla luce del processo di integrazione europeo (La legge finanziaria, Torino, 2000), e della riforma del Titolo V della Costituzione in materia di autonomia finanza regionale e federalismo fiscale. È autrice altresì di numerosi saggi in materia di diritti di libertà.
pagine: | 112 |
formato: | 17 x 24 |
ISBN: | 978-88-548-0186-8 |
data pubblicazione: | Gennaio 2006 |
marchio editoriale: | Aracne |

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