Il turismo di prossimità per (ri)scoprire il territorio italiano in tempi di crisi
Area 11 – Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche
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SINTESI
L’idea di scrivere un testo agile su come le prospettive della fruizione turistica del nostro paese siano fortemente cambiate a seguito della pandemia da Covid-19 nasce dalla convinzione che le difficoltà talvolta possano rappresentare un’opportunità. I confini del nostro mondo si sono ristretti, ma la voglia e la necessità di viaggiare non si sono però esaurite. Diventa pertanto un’esigenza ridisegnare la geografia del turismo (ri)scoprendo il territorio italiano soprattutto grazie al turismo di prossimità. Realizzare azioniconcrete che vadano in questa direzione non è facile, ma il Belpaese è sicuramente un luogo di sperimentazione privilegiato. Il turismo culturale è una pratica apprezzata prevalentemente dai fruitori stranieri, ma in questo particolare momento storico gli italiani – abituati a realizzare esperienze di tipo culturale all’estero – possono essere facilmente indotti a (ri)scoprire le risorse culturali meno note quali, ad esempio, i piccoli borghi, oppure le medesime località di residenza, trasformandosi in turisti a chilometro zero. Lo smart tourism può senz’altro agevolare tale processo: durante e dopo il viaggio il turista condivide le proprie esperienze con pensieri ed immagini di luoghi che forse, fino al febbraio del 2020, non avrebbe visitato.
pagine: | 172 |
formato: | 17 x 24 |
ISBN: | 978-88-255-3908-0 |
data pubblicazione: | Novembre 2020 |
marchio editoriale: | Aracne |
collana: | Ambiente fisico e territorio | 17 |
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