L’attività dei rappresentanti del Regno di Sardegna presso lo Stato della Chiesa dal 1814 ai moti del 1821
Volume II
D – Saggistica varia
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SINTESI
Cade Napoleone. I presuli da lui insediati sono costretti a lasciare le cattedre episcopali. Ad Asti il “ridicolo” Dejean, vescovo nominato, ma mai consacrato, tenta un’inutile difesa scritta che lo danneggia maggiormente. Vittorio Emanuele I pone mano a una radicale riorganizzazione delle circoscrizioni ecclesiastiche. Ogni sede rimasta scoperta viene gradualmente fornita di un pastore da lui scelto e approvato da Pio VII. Dopo impegnative ricerche, a Torino è chiamato un terrorizzato Chiaverotti. A Genova il barnabita Lambruschini. Vercelli è promossa arcidiocesi, come pure Chambéry. Cuneo è elevata a diocesi. A Roma si alternano come rappresentanti sabaudi un titubante D’Azeglio, un aulico San Saturnino e un intelligente e abile Barbaroux, che trova nel card. Consalvi – pur nelle ovvie divergenze – un altrettanto sagace e attrezzato interlocutore. I cento giorni del Bonaparte costringono il papa a rifugiarsi a Genova, diventata parte integrante dei regi domini. I concistori si susseguono a ritmo incessante, nonostante la salute precaria del papa. Solaro accetta l’incarico di cardinale di corona del Regno di Sardegna e Albani di cardinale protettore.
pagine: | 624 |
formato: | 14 x 21 |
ISBN: | 978-88-255-3865-6 |
data pubblicazione: | Dicembre 2020 |
marchio editoriale: | Aracne |

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