Riscrivere il mito ovidiano
Piramo e Tisbe nella letteratura italiana

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12,00 €
Area 10 – Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche
     
SINTESI
La fabula di Piramo e Tisbe (Metam., IV, 55–166) è stata, attraverso i secoli, al centro di una nutrita serie di rielaborazioni, riscritture e transcodificazioni di varia natura che hanno evidenziato e, per così dire, celebrato secondo diversificate modalità l’eterna universalità del suo pattern narrativo e della sua “sostanza” antropologica. Il presente volume analizza e scandaglia la complessa e stratificata ricezione dell’episodio ovidiano entro la letteratura e la cultura italiana tra Medioevo e Età moderna. Cantari, volgarizzamenti, novelle, poemetti, favole pastorali, tragedie e melodrammi costituiscono i principali tasselli di un affascinante e caleidoscopico viaggio storico–letterario che mostra ad abundantiam l’estrema vitalità del mito dei due giovinetti babilonesi e chiarisce, grazie alla verifica degli “scarti” intertestuali rispetto all’ipotesto, come le multiple riformulazioni del récit ovidiano (capace di ridisegnare continuamente la propria identità e il proprio destino aderendo ai terreni culturali e spirituali più disparati) riflettano e manifestino di volta in volta istanze e funzioni molto differenti tra loro, variamente connesse alle intentiones auctoris e ai contesti storico–sociali di riferimento, in un infinito gioco metaforico di forme e idee, immagini e significati.
pagine: 366
formato: 14 x 21
ISBN: 978-88-255-3837-3
data pubblicazione: Dicembre 2020
marchio editoriale: Aracne editrice
SINTESI
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