L’eredità del Beccaria in terra magiara
Analisi e commento delle traduzioni in ungherese del Dei delitti e delle pene

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Area 10 – Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche
     
SINTESI
Nonostante lo straordinario e immediato successo di pubblico raccolto in Europa da Cesare Beccaria con il suo capolavoro Dei delitti e delle pene (1764), l’opera venne tradotta tardi in ungherese, complice una misteriosa prima versione mai pubblicata. Tra linguistica, storia, filosofia, diritto e letteratura la ricerca intende, da una parte, ricostruire l’ambiente culturale ungherese del Settecento per cogliere l’eredità del Beccaria nella letteratura magiara successiva e, dall’altra, fornire — in un quadro comparativistico — l’analisi e il commento delle traduzioni pubblicate in un arco temporale che va dal 1834 al 1989.
pagine: 168
formato: 17 x 24
ISBN: 978-88-255-2056-9
data pubblicazione: Dicembre 2018
marchio editoriale: Aracne
collana: Dialogoi politiké | 9
SINTESI
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