A memoria del paesaggio di guerra
Fortificazione campale e camouflage nella Grande Guerra
Area 08 – Ingegneria civile e Architettura
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SINTESI
Il territorio montano e pedemontano vicentino, per le particolari caratteristiche topografiche e il valore strategico, nel corso della Grande Guerra ha avuto un ruolo di primaria importanza, divenendo teatro di alcune tra le più cruenti battaglie combattute sul fronte italiano. Tale contesto è stato l’unico dell’intero fronte a subire lo stato di belligeranza per tutti i quarantuno mesi del conflitto. Un inevitabile spiegamento di uomini e mezzi che ha portato con sé notevoli modifiche al territorio che ancora oggi caratterizzano fortemente il paesaggio e rappresentano un tessuto di forme e di opere straordinariamente leggibili, quali strade di accesso, camminamenti, trincee, baraccamenti, teleferiche, acquedotti e altre opere campali. Il mimetismo e il mascheramento (camouflage), quali modalità di guerra per la protezione dall’offesa nemica e di esercizio della sorpresa sull’avversario, per far fronte al sempre più rapido sviluppo tecnologico degli armamenti, hanno subito un’evoluzione cospicua, tanto da caratterizzare lo stesso concetto di guerra. Infatti, al susseguirsi dei primi e significativi eventi della Grande Guerra, e in linea con gli altri eserciti in conflitto, il Comando Supremo del Regio Esercito si è da subito mostrato sensibile e sollecito nel far fronte a questa nuova esigenza del moderno combattimento. Dalla consapevolezza della straordinaria consistenza dei resti materiali lasciati dal primo conflitto mondiale, ma anche del loro grave stato di degrado, dopo una prima proposta di Legge Nazionale formulata dalla Comunità Montana “Spettabile Reggenza dei Sette Comuni”, è stata promulgata la Legge n. 78/2001 “Tutela del patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale” che, in sede di prima applicazione, ha riconosciuto priorità ai progetti relativi “alle zone di guerra interessate dagli eventi bellici del 1916 e del 1917 sugli altopiani vicentini”. Negli anni successivi, quindi, sono stati realizzati i lavori previsti, grazie ai quali è stato restituito al visitatore un enorme patrimonio di opere e percorsi che si presentano ora come un grande “libro aperto” in grado di regalare agli appassionati, ma anche ai semplici escursionisti, una lettura omnicomprensiva dei drammatici avvenimenti di cui questi luoghi sono stati teatro, così da preservarne la memoria.
pagine: | 248 |
formato: | digitale |
ISBN: | 978-88-255-1213-7 |
data pubblicazione: | Marzo 2018 |
marchio editoriale: | Aracne |

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