Alessandro Palazzo è professore associato di Storia della filosofia medievale presso l’Università degli Studi di Trento dal 2014, ed è stato ricercatore a tempo indeterminato nella stessa università dal 2008 al 2014. Dopo aver conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università di Lecce nel 2005, ha trascorso numerosi soggiorni all’estero: 2005 Günther Findel-Stiftung Stipendium presso la Herzog August Bibliothek di Wolfenbüttel; 2006-2007 Post-doctoral Mellon Fellowship presso Pontifical Institute of Mediaeval Studies di Toronto; 2010-2011 borsa DAAD (Forschungs-und Arbeitsaufenthalte ausländischer Hochschullehrer und Wissenschaftler) presso il Thomas-Institut di Colonia; 2014-2016 “Forschungsstipendium für erfahrene Wissenschftler”, Fondazione Alexander von Humboldt presso il Thomas-Institut dell’Università di Colonia. Dirige l’unità di ricerca di Trento del FIRB (Programma “Futuro in Ricerca”) “Prevedere gli eventi e controllare la natura: modelli di razionalità operativa e circolazione dei saperi nel Medioevo arabo, ebraico e latino”; ha diretto l’unità di ricerca di Trento (progetto: "Scritti albertisti e tomisti tra XIII e XIV secolo. Il De summo bono di Ulrico di Strasburgo e la Lectura Thomasina di Guilelmus Petri de Godino: edizione critica e studio dottrinale") nell’ambito del Progetto di ricerca di interesse nazionale "Filosofia e scienza nel Medioevo. Edizioni e studi", coordinato dal prof. Loris Sturlese. Ha curato l’edizione critica di due sezioni del De summo bono di Ulrico di Strasburgo (vol. IV,2 [2012]; vol. IV,4 [2005]) pubblicati dalla Meiner Verlag di Hamburg, nonché di Catena aurea entium: Tabula quaestionum. VIII-X di Enrico di Herford (Pisa, Scuola Normale Superiore, 2004). Ha curato i volumi miscellanei Il desiderio nel medioevo, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2014 e L’antichità classica nel pensiero medievale, Porto, Fidem, 2011. Ha pubblicato inoltre numerosi studi su Alberto il Grande e la tradizione tedesca domenicana, su Meister Eckhart; sul pensiero e le fonti di Dionigi il Certosino; sulla recezione di Avicenna e Averroè nel tardo Medioevo. È membro della Società italiana per lo studio del pensiero medievale (SISPM), della Société Internationale pour l’étude de la philosophie médiévale (SIEPM), della European Graduate School for Ancient and Medieval Philosophy (EGSAMP) e della Meister-Echkart-Gesellschaft.